Didattica

Tra i fini dell’associazione rientra anche l’attività formativa attraverso visite guidate di scolaresche, scambi culturali con scuole di altre regioni, progetti e stage con l’università, corsi formazione pratici con docenti, convegni e mostre didattiche.

Anno Accademico 1990-1991

Inaugurazione Corso Unitre Venaria Reale Storia del Piemonte

l Corso è stato aperto dal Presidente A.V.T.A. dott. Gianfranco Falzoni e poi proseguito dai Volontari Franca Facondini e Piergiorgio Pierbattisti.

Il corso ha come focus: la Storia del Piemente, la Storia di Casa Savoia e Residente Sabaude.

Anno Scolastico 1999-2000

Corso A.V.T.A. / CSEA Addetti ai Servizi Culturali

In accordo con la regione Piemonte e con l’avallo della Soprintendenza è stato stipulato un protocollo di intesa in base al quale l’A.V.T.A è stata abilitata all’espletamento di corsi di formazione CSEA/ A.V.T.A per il rilascio dell’attestato di qualifica di “addetto ai servizi culturali” per l’anno 1999-2000.

L’ A.V.T.A, su precisa indicazione del Ministero dei Beni Culturali, ha curato e finanziato la gestione del corso, conclusosi con il rilascio di N. 19 attestati di qualifica.

 l’A.V.T.A. ha sponsorizzato il plastico del Castello di Venaria Reale, realizzato dall’ artista Carlo Costantini, che ha riproposto i materiali originali utilizzati nel complesso monumentale. Con lo scopo di dare una visione d’insieme che permetta di percepire l’immensitaà della Reggia attraverso il percorso di visita.

 

Modello presentato nella Sacrestia della Reggia

 

Anno Scolastico 2006/2007

Progetto Tesauro

 

 

Il Progetto Tesauro nasce per riscoprire e rivalutare Emanuele Tesauro che fu, nel secolo XVII, il Filosofo del Barocco torinese. Egli, noto quale “Gloria di Torino e d’Europa”, fu altresi Rettore di Corte Sabauda nonché raffinatissimo inteprete:

dell’Arte e dell’Argutezza o Metafora

La Metafora, che fu la perfettissima impresa del Tesauro, è esemplificata da un’immagine o icona che rappresenta il cosidetto: Significante”Nel contesto, poi, di detta immagine è sempre presente un Motto Arguto che spiega l’immagine stessa e pertanto ne rappresenta il cosidetto:

“Significato”

Ne consegue che la Metafora, Gran Madre di tutte le Argutezze, costituisce – per il Tesauro – sopratutto il : Massimo strumento di rappresentazione della Realtà e pertanto di Conoscenza

Le classi partecipanti al Progetto sono state guidate dai Volontari A.V.T.A. attraverso un viaggio in epoche Barocche diverse.

Il Progetto ha rappresentato un’importante riflessione sulla cura dovuta ai Beni Artistici ed Architettonici del nostro Paese: Promozione e conoscenza del Territorio di appartenenza e delle sue risorse culturali.

 

LAVORI ESEGUITI DAGLI ALUNNI DELLE VARIE CIRCOSCRIZIONI

 

 

Mostra Carta Murale Regijis Sabaudi Generis Descriptio

PRESSO LA SALA 17 – DETTA DEGLI ANTENATI

 

Grande carta murale (119x205cm) anticamente intelata e con due antichi supporti in legno modanati montati lungo i lati superiore ed inferiore, a rappresentare la galleria di ritratti dei Savoia già prevalentemente illustrati nell’opera di Francesco Maria FERRERO A LAVRIANO, Augustae Regiaecque Sabaudiae Domus Arbor Gentilitiae. Augustae Taurinorum, Io: Bapt. Zappatae, MDCCII (Torino, G.B. Zappata, 1702-1732).

34 ritratti incisi a bulino, a mezzo busto in medaglione entro bordure figurate e con legende biografiche, dei conti e duchi Sabaudi da Beroldo e Umberto (X-XI sec.) a Carlo Emanuele III e Vittorio Amedeo II (XVII.XVIII sec.), seguiti da un medaglione senza ritratto e una dedica entro cornice in basso a destra.

17 dei 34 ovali sono stupendamente incisi all’acquaforte da G. Tasnière, 16 furono disegnati da F.J. de Lange e incisi da Pierre Giffart. L’ultimo della seria, come nel volume ispiratore della composizione, e’ invece opera di Io. Car. Allet e raffigura Carlo Emanuele I.

Si tratta quasi certamente di un progetto di carattere editoriale, perché esiste in almeno due esemplari (la presente e una presso la Fondazione Camillo Cavour di Santena, riprodotto sopra) e perché ha un titolo a stampa (Regijs Sabaudi Generis Descriptio) realizzato in grandi caratteri – con nodi sabaudi ai lati – a giustezza della composizione intelata. Molti esemplari del volume furono aggiornati negli anni successivi con l’aggiunta di uno o due ritratti di sovrani: nel nostro venne applicato sopra a un medaglione vuoto quello di Carlo Emanuele I inciso nel 1732, che in quello di Santena rimase vuoto (terza casella da destra in basso).